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Salute

CAMBIARE SUBITO LA SANITÀ È SEGNO DI CIVILTÀ E DI DIGNITÀ

CAMBIARE SUBITO LA SANITÀ È SEGNO DI CIVILTÀ E DI DIGNITÀ

Ci sono due appuntamenti per la nuova coalizione governativa che ci faranno capire se il nome del nuovo ministro della Salute, tenuto riservato fino all’ultimo, è il segno di una decisa discontinuità con la politica sanitaria di Roberto Speranza, cosa che il Paese chiede (ha votato anche per questo), o se, al contrario, è il segno di un accordo sottobanco per salvare il soldato Speranza e con lui tutta la sua compagine da una giusto rendiconto agli italiani per aver attuato una politica di psycological operation, finalizzata ad imporre un modello cinese e a soddisfare le logiche di Big Pharma sulla pelle dei cittadini del Bel Paese.

Il ministro Schillaci, che ha molti meriti scientifici ed accademici, è stato nominato nel 2020 da Roberto Speranza nel comitato scientifico dell’Istituto superiore della sanità che ha affiancato il ministero nelle decisioni chiave prese durante la pandemia da Covid-19.

Dalle prime mosse del ministro capiremo se è stato messo a quel posto per essere una sorta di ponte tra la vecchia e la nuova gestione, con assicurazioni che la vecchia (ossia il compound di Sepranza-D’Alema) non subirà conseguenze per le sue azioni o se, al contrario, ci sarà una svolta decisa, visibile, netta.

Il primo appuntamento, pertanto, riguarda il governo e il ministro della Salute, il quale con un colpo netto di rasoio deve tagliare tutte le regole ormai assurde che limitano l’accesso al lavoro di tutte le categorie per chi non è vaccinato e che limita l’accesso agli ospedali e alle case di riposo per i parenti.

L’ammissione della responsabile commerciale di Pfizer al Parlamento Europeo che i vaccini non sono stati testati in ordine alla loro capacità di rendere nullo il contagio per i vaccinati, pone sullo stesso piano vaccinati e non vaccinati, chiudendo una volta per tutte la polemica si vax e non vax, propagandisticamente costruita, che ha imbastardito i rapporti tra i cittadini, con un’operazione di divisione esecrabile ed ignobile.

Si stabilisca una volta per tutte quali sono le misure protettive da tenere per limitare la contagiosità e si ridia piena libertà ai cittadini italiani.

La sinistra delle opposizioni alla terza (O3), ossia l’opposizione del cubo, secondo l’ultima barzelletta del segretario Pd, non può fingere di aver conculcato i diritti civili e democratici degli italiani in base a dati che nulla avevano a che fare con la realtà e non può dimenticare che il ministro Roberto Speranza e il suo entourage hanno consigliato Tachipirina e vigile attesa della morte a migliaia di italiani.

Altro che vigilare sui diritti. I diritti li ha negati la sinistra e ora spetta a chi ha responsabilità di governo di restituirli pienamente agli italiani.

Se l’intera compagine governativa sembra essere una sorta di armata ben congegnata e validamente costituita per combattere la crisi, il fonte della sanità parte con molti punti di domanda che, si spera, vengano eliminati con misure rapide e inequivocabili.

Con chi ha gestito la pandemia come l’ha gestita, nessuno sconto.

E qui c’è il secondo appuntamento sul quale si parrà la nobilitate della coalizione di centrodestra: la costituzione, promessa, subito, senza indugi, di un commissione bicamerale di inchiesta sulla vicenda pandemica e sulle responsabilità di chi ha operato in relazione al Covid.

Cambiare subito la Sanità è questione di civiltà e di dignità.

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