Image
Image
Image
Image
Image

Salute

LE RIFORME DEL SISTEMA SANITARIO

LE RIFORME DEL SISTEMA SANITARIO

Donato TROIANO*
 
PER UNA RIFORMA DEL SISTEMA DELLE AZIENDE SANITARIE PUGLIESI
Il Servizio Sanitario Nazionale nasce con l’approvazione della legge statale n. 833 del 23 dicembre 1978.
Con questo provvedimento legislativo la gestione della Sanità viene affidata non solo allo Stato, ma anche alle Regioni e agli Enti Locali. Vengono istituite le Unità Sanitarie Locali (USL), che gestiscono gli ospedali e tutti i servizi su base territoriale.
Il territorio di ogni USL viene suddiviso in Distretti Sanitari di base allo scopo di potenziare l’assistenza sanitaria di primo livello. Alle strutture private viene concessa la possibilità di erogare servizi sanitari gratuiti, purché convenzionate.
La legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale afferma chiaramente che la sanità non è solo la “cura”, ma anche la “prevenzione” e la “riabilitazione”.
In Puglia si costituiscono 55 Unità Sanitarie Locali, così distribuite: Bari 18, Lecce 13, Foggia 11, Taranto 7, Brindisi 6.
La legge 833 del 1978 subisce una prima modifica con il Decreto legislativo n. 502 del 1992.
Vengono rafforzati i poteri delle Regioni in materia sanitaria. Le Unità Sanitarie Locali vengono trasformate in Aziende Sanitarie Locali e in Aziende Ospedaliere.
Nel 1994 le Regioni ridefiniscono i confini delle USL, riducendone il numero e trasformandole in Aziende Sanitarie con a capo un Direttore Generale, che in tal modo acquisiscono personalità giuridica e piena autonomia.
In Puglia le 55 Unità Sanitarie Locali dànno vita a 15 Aziende Sanitarie Locali. In provincia di Foggia se ne costituiscono 3.
Con la legge regionale n. 11 del 12 agosto 2005 viene istituita la Azienda Sanitaria Locale della BAT, che si aggiunge alle altre 15 esistenti.
LA FUSIONE DELLE AZIENDE SANITARIE LOCALI IN PUGLIA
Il 17 dicembre 2016 le 12 Aziende Sanitarie Locali vengono accorpate. Nascono 6 ASL, una per ogni provincia, mentre vengono mantenute in vita le preesistenti Aziende Universitario-Ospedaliere.
La nuova gestione comincia il primo gennaio del 2007 con la nomina dei Commissari Straordinari e dei Subcommissari.
La gestione commissariale dura fino al mese di aprile del 2008 per le Aziende Sanitarie Locali delle province di Bari e Lecce, mentre per quella della provincia di Foggia termina il 18 novembre dello stesso anno.
I limiti di una “fusione a freddo”
A diciassette anni dalla costituzione delle ASL Provinciali è doveroso fare una riflessione sul loro funzionamento in termini di efficienza e di efficacia.
Innanzitutto, va rilevato che le ASL provinciali nascono all’improvviso, senza un dibattito preventivo e in assenza di un piano operativo preliminare, tanto è vero che il regolamento di fusione viene approvato dalla Giunta regionale soltanto nel mese di marzo del 2017.
Ai Commissari straordinari vengono attribuiti sia le procedure di fusione sia gli obiettivi di gestione ordinaria. Questa scelta complica e rallenta i processi di gestione e di riorganizzazione del sistema sanitario locale.
Ben presto la costituzione di una Azienda sanitaria Locale per ciascuna provincia, tenendo insieme la gestione dei presidi ospedalieri e dei servizi territoriali, non si rivela efficace.
Infatti, le problematiche delle strutture ospedaliere finiscono per assorbire la quasi totalità delle energie umane e delle risorse organizzative dell’Azienda a scapito della funzionalità dei servizi sanitari e sociosanitari territoriali.
Questo limite diventa ancora più evidente nelle Aziende Sanitarie caratterizzate da una notevole e variegata estensione territoriale come nel caso emblematico dell’ASL della provincia di Foggia.
Il controllo della spesa si fa più complicato; gli stessi meccanismi di intervento e di spesa diventano sempre più lenti e, in molti casi, purtroppo poco trasparenti. La qualificazione della spesa, inoltre, stenta a partire.
Con il trascorrere degli anni la situazione non migliora, ma per certi versi progressivamente si aggrava.
Certamente le cause della crisi in cui piomba il sistema sanitario pugliese sono tante e diverse.
Tuttavia, non vi è dubbio che una di esse, e sicuramente tra le più importanti, è la scelta del Presidente Vendola di dare vita all’Azienda Sanitaria Provinciale.
UN NUOVO SISTEMA DELLE AZIENDE SANITARIE
Ciò detto, si impone come necessario un rinnovamento organico e radicale del sistema attuale delle Aziende Sanitarie Locali Provinciali, se si vuole uscire dalla attuale situazione di crisi.
Per concorrere a migliorare la qualità, l’efficienza e l’efficacia della Sanità pugliese, è necessario e urgente elaborare una proposta di organizzazione di un nuovo sistema delle AA.SS.LL. in Puglia.
Noi Liberaldemocratici Italiani riteniamo che tale proposta debba fondarsi sui seguenti principi:
  1. Istituire l’Azienda Sanitaria Unica, detta Azienda Zero;
  2. istituire Aziende Sanitarie Territoriali e Aziende Ospedaliere distinte e separate;
  3. attribuire alle Aziende Sanitarie Territoriali la gestione dei servizi territoriali sanitari e sociosanitari;
  4. creare una “struttura a rete”, che comprenda i servizi territoriali sanitari e sociosanitari;
  5. attribuire alle Aziende Ospedaliere la gestione delle attività e dei servizi ospedalieri pubblici e delle prestazioni ospedaliere delle strutture private accreditate.
In cima al sistema sanitario vi è l’Agenzia Regionale Sanitaria (ARES), che costituisce un luogo di elaborazione di ipotesi di modelli organizzativi della rete ospedaliera e dei servizi sanitari e sociosanitari territoriali e di individuazione degli indirizzi gestionali e di conferimento degli obiettivi dell’Azienda Zero, delle Aziende Sanitarie Territoriali e delle Aziende Ospedaliere.
L’Azienda Zero
L’Azienda Zero è un’Azienda Unica Regionale, che ha funzioni nel reclutamento e nella mobilità del personale medico, infermieristico, amministrativo e tecnico delle Aziende Sanitarie Territoriali e delle Aziende Ospedaliere, negli acquisti centralizzati dei servizi e delle apparecchiature elettromedicali, nella costruzione di strutture sanitarie e delle infrastrutture di tecnologia informatica e dei sistemi informativi.
In ogni Provincia possono essere istituite tre tipologie di Aziende Sanitarie: l’Azienda Sanitaria Territoriale; l’Azienda Ospedaliera Universitaria; l’Azienda Ospedaliera.
L’Azienda Sanitaria Territoriale
L’Azienda Sanitaria Territoriale comprende la rete dei Distretti Sociosanitari, i Dipartimenti Sanitari Territoriali e le Case della Salute.
La rete dei Distretti Sociosanitari comprende due o più Distretti. Essa è gestita da un Direttore e da un Dirigente Amministrativo.
Ogni Distretto è gestito da un Coordinatore Medico e da un Dirigente Amministrativo.
Ogni Distretto assicura i seguenti servizi: la gestione del Centro Unico di Prenotazione, la scelta del medico curante, le cure primarie, la continuità assistenziale, l’assistenza domiciliare, le residenze sanitarie assistite pubbliche e accreditate, il trasporto dei soggetti dializzati, le procedure di invalidità civile, il rilascio di certificazioni sanitarie.
La rete delle Case della Salute comprende due o più Case della Salute. Essa è gestita da un Direttore e da un Dirigente Amministrativo.
Ogni Casa della Salute è gestita da un Coordinatore Medico e da un Dirigente Amministrativo.
Ogni Casa della Salute assicura i seguenti servizi: l’Ospedale di Comunità, la Casa di Comunità, il Servizio di Dialisi, il Servizio di Diabetologia, il Servizio di Cardiologia, il Servizio di prevenzione e cura dell’Alzhaimer e delle altre forme di demenza, il Punto di prelievo del sangue, la Diagnostica per immagini, il servizio 118, il Consultorio familiare.
La rete dei Dipartimenti Territoriali comprende il Dipartimento di Prevenzione, il Dipartimento delle Dipendenze Patologiche, il Dipartimento di Salute Mentale, il Dipartimento di Riabilitazione, il Dipartimento di Sanità Animale. Essa è diretta a turno di due anni da un Direttore di Dipartimento.
Ogni Dipartimento è gestito da un Direttore Medico e da un Dirigente Amministrativo.
L’Azienda Ospedaliera Universitaria
L’Azienda Ospedaliera Universitaria comprende le Strutture Ospedaliere di secondo livello.
Ogni Struttura Ospedaliera di secondo livello è gestita da un Direttore Sanitario e da un Direttore Amministrativo.
L’Azienda Ospedaliera
L’ Azienda Ospedaliera comprende due o più Presidi Ospedalieri di base.
Ogni Presidio Ospedaliero è gestito da un Direttore Sanitario e da un Direttore Amministrativo.
La Direzione Strategica
L’Azienda Zero, l’Azienda Sanitaria Territoriale, l’Azienda Universitario-Ospedaliera e l’Azienda Ospedaliera sono gestite da tre distinte Direzioni Strategiche, costituite dal Direttore Generale, dal Direttore Sanitario e dal Direttore Amministrativo.
Noi Liberaldemocratici Italiani ci batteremo perché questo tema della riforma del sistema delle Aziende Sanitarie pugliesi venga affrontato e risolto nel più breve tempo possibile.
 
*Coordinatore Regionale dei Liberaldemocratici Italiani
 
 
 
 
 
 
 
 
                                                                                          
 
 
 
                                                                                                                               
                   
 
 
 
 
                    
Ti piace questo articolo? Condividilo nel tuo profilo social.

RIFERIMENTI

ngn logo2

Testata totalmente indipendente, di proprietà dell’associazione Libera Stampa e Libera Comunicazione

Sostienici per dare una libera informazione

Donazione con Bonifico Bancario

TAGS POPOLARI

ISCRIZIONE NEWSLETTER

GDPRInviando questo messaggio accetto il GDPR e il regolamento sulla privacy.

Seleziona la casella per approvare.


 

Ricerca