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Salute

OZONURI CONTRO LE RECIDIVE DEI TUMORI, UNO STUDIO DELL’UNIVERSITÀ DI GENOVA

OZONURI CONTRO LE RECIDIVE DEI TUMORI, UNO STUDIO DELL’UNIVERSITÀ DI GENOVA

Olio ozonizzato ad alti ozonuri come azione complementare nella prevenzione e nella terapia del cancro. E’ questa la novità, già sperimentata nella sua efficacia, della quale parliamo con il professor Alberto Izzotti del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università degli Studi di Genova, il quale sta conducendo studi sull’argomento.

Al professor Izzotti chiediamo, in prima battuta, di spiegare, ad un pubblico di non specialisti, in cosa consiste questa azione terapeutica e a chi si rivolge.

Il protocollo è stato sviluppato per diminuire la probabilità delle recidive di cancro dopo la guarigione. Tali recidive insorgono da cellule neoplastiche che riescono a resistere alla chemio-radioterapia di prima linea grazie alla loro dotazioni di rilevanti quantità di anti-ossidanti che le difendono dall’azione terapeutica ossidante di questi presidi. Tali cellule (cellule staminali del cancro) restano quiescenti e nascoste nell’organismo per riattivarsi a distanza di anni rispetto all’insorgenza della malattia primaria originando così la recidiva. Il nostro trattamento è rivolto a disattivare queste cellule e neutralizzarne la capacità di sopravvivenza, rimuovendo la loro dotazione di anti-ossidanti. I successi clinici ottenuti ci hanno portato ad estendere l’applicazione di tale protocollo anche a pazienti con malattie attiva in cui si mira ad ottenere, un sinergismo con i protocolli standard di chemio-radioterapia, la stabilizzazione della progressione, la regressione del tumore e la diminuzione della probabilità di chemio-radioresistenza.

Quale caratteristica differenzia l’olio ionizzato ad alti ozonuri da altri integratori olio-ozonizzati?

I nostri esperimenti hanno dimostrato che l’attività anti-neoplastica è realizzata solo da olii con elevatissimi carico di ozono. E’ necessario infatti aggredire in modo importante la cellula neoplastica con rilevanti carichi ossidativi. La cellula neoplastica è molto sensibile al danno ossidativo a differenza di quella normale che si difende molto bene da esso.

 Per quale motivo l’ossidazione induce il “suicidio” delle cellule cancerose e non di quelle sane? Come avviene la selezione? La domanda, ovviamente, ne sottende un’altra, relativa ai possibili effetti collaterali.

I nostri studi sperimentali hanno dimostrato che la selettività di effetto degli olii ozonizzati ad alti ozonuri nei confronti delle sole cellule neoplastiche è dovuta alla situazione del mitocondrio. Questo organello intra-cellulare è attivo e funzionante nella cellula sana dove produce energia e consuma ossigeno; in tale la situazione la sua parete e molto spessa e non penetrabile dagli olii ozonizzati. Nella cellula neoplastica invece il mitocondrio è bloccato e non funzionante; in tale situazione la sua parete è molto fragile e sottile e pertanto facilmente aggredibile e danneggiabile dagli olii ozonizzati ad alti ozonuri in grado di penetrare all’interno della cellula neoplastica. Il danneggiamento del mitocondrio libera all’interno della cellula neoplastica il calcio racchiuso in questo organello riattivando il processo di ‘suicidio’ cellulare noto come apoptosi che porta alla morte della cellula neoplastica.

Relativamente agli effetti collaterali, gli olii ozonizzati ad alti ozonuri sono caratterizzati da un’elevatissima tollerabilità. Sono infatti composti da olii naturali essenziali, cioè necessari per il funzionamento del nostro organismo, e da ossigeno. Tutti questi elementi fanno parte della normale fisiologia del nostro organismo e pertanto non hanno tossicità intrinseca. Gli unici effetti collaterali possono derivare dal rilascio di ozono nell’ intestino con conseguente meteorismo intestinale e senso di gonfiore addominale; tali effetti, peraltro rari, scompaiono dopo i primi giorni di trattamento.

Dalla documentazione disponibile si evince che il trattamento è particolarmente indicato per colpire le cellule cancerose staminali che danno origine alle recidive. Come avviene il loro trattamento?

Queste cellule sono una minima percentuale della massa di un tumore solido. I trattamenti chemio-radioterapici uccidono anche il 99% delle cellule di una massa neoplastica ottenendo così la regressione o l’apparente scomparsa della malattia. Tuttavia, le cellule staminale cancerose, grazie alle loro enormi difese anti-ossidanti, sopravvivono e diventano chemio-radioresistenti, restano immobili e quiescenti nell’organismo talora anche per molti anni, per poi dare luogo con la loro replicazione alla recidiva oncologica che è per sua natura quindi chemio-radioresistente. Gli olii ozonizzai ad alti ozonuri, penetrano nelle cellule staminale cancerose, ne depauperano le difese antiossidanti, rendendole così sensibili alla chemio-radioterapia, e ne determinano l’apoptosi.

Quali tipi di cancro sono trattabili?

Abbiamo finora trattato diversi tipi di cancro con particolare riferimento soprattutto ai tumori solidi inclusi mammella, polmone e pancreas. Quelli dove abbiamo ottenuti i risultati migliori sono i tumori encefalici; infatti gli olii ozonizzati, grazie alla loro lipofilicità, passano facilmente la barriera ematoencefalica raggiungendo così il sito della massa tumorale. Stiamo ottenendo risultati interessanti con la mammella triple negative (normalmente refrattaria alle terapia) ma questi studi, a differenza degli altri, sono ancora in fase preclinica.

Per quanto riguarda la mammella, stiamo ottenendo buoni risultati nella prevenzione delle recidive associando al trattamento con olii ozonizzati un programma di attività fisica strutturato che mettiamo a disposizione delle breast unit che lo richiedono.

Una particolare attenzione è dedicata al glioblastoma, una delle forme cancerogene che lascia poche speranze. Che risultati avete ottenuto per questa patologia?

Il miglioramento della prognosi nei pazienti trattati è risultato molto significativo con un raddoppio del numero dei soggetti sopravvissuti e con arresto di progressione o regressione di malattia. Questi risultati sono di tutto rilievo visto che la probabilità sopravvivenza a 1 anno del paziente con glioblastoma di IV grado e’ pari a meno del 5%. Alcuni dei nostri pazienti sono oggi lungo sopravviventi, essendo stati dichiarati disease free dopo 5-7 anni dalla diagnosi. Per ottenere questi risultati positivi e’ pero’ importante che il trattamento sia iniziato in stadiazioni cliniche non troppo avanzate. E’ interessante notare che l’accordo con i produttori prevede che il prodotto sia messo a disposizione gratuitamente per tutti i pazienti al di sotto dei 12 anni di età.

A che punto è la sperimentazione?

Abbiamo terminato gli studi di fase 1 (valutazione della sicurezza) e fase 2 (valutazione dell’efficacia su un ridotto numero di pazienti). In realtà abbiamo finora trattato circa 1.000 pazienti. IL prossimo passo è la realizzazione di studi clinici randomizzati da fase 3. Questo richiede molte risorse ed un grande sforzo collaborativo multicentrico che stiamo cercando di realizzare.

Interessante è anche l’aspetto preventivo. A chi è rivolta la prevenzione e, nel caso la si voglia sperimentare, a chi ci si deve rivolgere?

Il trattamento nasce per gli specifici scopi della prevenzione terziaria del cancro e cioè la prevenzione di recidive nel paziente dichiarato guarito. Come già detto, è però anche applicabile alla prevenzione terziaria intesa come arresto di progressione di malattia. Il trattamento non è invece applicabile alla prevenzione primaria del cancro e cioè non è indicato per prevenire l’insorgenza di cancro nel soggetto sano.

L’Università ha collaborato per la preparazione di questo olio altamente ozonizzato con una società, al Gs Pharma. A che punto è la distribuzione? Dove si può acquistare? E’ necessaria una ricetta medica? Esiste un protocollo?

Il Ministero della salute ha classificato il trattamento quale ‘integrazione alimentare’. Non è pertanto necessaria la ricettazione medica. E’ tuttavia consigliabile, soprattutto nel caso di pazienti con patologia in atto, il follow up medico per aggiustare al meglio e personalizzare la dose e per contestualizzare il trattamento nel contesto clinico dello specifico paziente e degli altri trattamenti in corso. Per quanto a mia conoscenza, la distribuzione è effettuata su tutto il territorio nazionale e in diversi paesi europei con particolare riferimento alla Germania.

Quali saranno i prossimi passi?

Tutti i nostri sforzi sono tesi alla realizzazione di studi clinici multicentrici con particolare riferimento al trattamento dei tumori cerebrali e pancreatici. Questi tumori hanno infatti ancora oggi purtroppo poche opzioni terapeutiche rispetto agli altri tipo di cancro. E’ pertanto per noi una priorità cercare di offrire quanto prima possibile ai pazienti affetti da questa gravi malattie nuovo possibilità terapeutiche e una nuova speranza.

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