LO SBANDAMENTO DELLA SOCIETA' E DELLA CHIESA

di Ugo Busatti

Lo sbandamento della società in atto è ormai visibile a occhio nudo. Sorvolando su questa fame di guerra che sta invadendo l'Occidente, perché qui abbiamo poco da poter fare, salvo che morire per colpa di questi politici guerrafondai, viene da chiedersi cosa sta succedendo nel mondo della Chiesa.

Il documento "Fiducia Supplicans" a firma del Papa, che contiene tra l'altro l'autorizzazione alla benedizione delle coppie omosessuali, continua a provocare reazioni tra i vescovi, i cardinali e non solo. Dato che la Chiesa é universale, é interessante notare come le reazioni negative arrivino da precise zone geografiche, come l'Africa, dove il Secam, l'organismo che riunisce le conferenze africane, ha fatto sapere a Francesco che «non considerano appropriato benedire le unioni omosessuali o le coppie dello stesso sesso». Il documento «non può essere attuato senza esporsi a scandali». Parole che non lasciano adito a dubbi. Tawadros II, il Papa dei Copti, ha congelato il dialogo teologico con Roma. «Tutte le forme di relazioni omosessuali violano la Sacra Bibbia e la legge con cui Dio ha creato l'uomo maschio e femmina, pertanto qualsiasi benedizione, qualunque sia il suo tipo, è inaccettabile».

Il cardinale Gerhard Muller, già Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede e teologo di fama internazionale ha diffuso in varie lingue uno studio per aiutare a capire che queste «innovazioni teologiche non possono andare oltre ciò che è stato rivelato dagli Apostoli come Parola di Dio. Non ci sono testi biblici o dei Padri o dei Dottori della Chiesa o documenti precedenti del Magistero a sostegno delle conclusioni di questo provvedimento»

Alla luce di tutto ció mi viene da pensare che siamo su una barchetta in mezzo ad un oceano in burrasca, senza punti di riferimento per tentare di andare in una qualunque direzione.

Ho affrontato altre volte questo tema della importanza della "tradizione“ e del "si é sempre fatto così". Non discuto ovviamente il concetto teologico sottostante a tale presa di posizione, estremizzato da certi. Il Papa non ha detto di "benedire" le coppie gay, ma i singoli che vanno a chiedere la benedizione. É una inclusività che in buona sostanza porta avanti l'aspetto misericordioso, nonché il più bello, della nostra Chiesa. Benedire il singolo senza giudicare. E questa sarebbe, se fosse vera, la parte bella.

Ma qui siamo di fronte ad una perdita di tradizioni e di valori che definiscono una moralità diffusa alla quale riferirsi nei propri comportamenti.

Che esistano le coppie gay, é evidente. Sono sempre esistite. Che ci siano donne che vogliono o debbano abortire, é altrettanto vero, da sempre. Ma qui credo che dovremmo porci una domanda seria: vogliamo avere dei punti di riferimento oppure vogliamo abbandonarci al nuovo mantra del " tutto cambia in continuazione"?

Il mio personale commento a tutto ciò è che vorrei una messa in latino, senza chitarre, canti e suoni diversi dalle campane, vorrei una Chiesa che non facesse politica e marketing, ma che si occupasse di benedire qualunque persona richiedesse tale benedizione, senza entrare nel merito di cosa fa o chi é. Si dirà che la benedizione, concessa con il perdono anche a pluriomicidi, richiede appunto che la persona si sia pentita. Ed un gay non ci pensa proprio a "pentirsi".

Ed allora ecco riaffacciarsi un concetto di base di SEI (Stato Etico Italiano) che calza perfettamente anche su questi temi. La libertà assoluta dell'individuo, al netto dei reati, di fare ciò che crede senza subire il giudizio della società. Ma nello stesso tempo la libertà di uniformarsi a dei principi precisi che offrono una "rotta" nella vita ed un sostegno morale nei momenti di bisogno.

E questi princípi devono essere saldi. Pena, il disorientamento. Che purtroppo ormai sembra evidente.