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L'articolo del sabato

IL SUONO E' VITA, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO

IL SUONO E' VITA, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO

di Massimiliano Bonne

All’inizio fu il suono!  E’ intuitivo comprendere come la realtà sia permeata di vibrazioni e di suoni, e la moderna fisica non solo ci conferma scientificamente questa intuizione, ma dice anche che la realtà è intrinsecamente formata da vibrazioni. Secondo la Teoria delle Stringhe ad esempio, è lo stato vibrazionale di una stringa che determina le proprietà della materia. La Teoria delle Stringhe assume che le forze fondamentali della natura possano essere considerate come delle corde, stringhe appunto, monodimensionali vibranti. Esse hanno una dimensione infinitamente piccola, a livello della Costante di Planck (10-35 metri), si propagano nello spazio e interagiscono fra loro costituendo la rete della realtà. Infatti a un livello dimensionale maggiore della Costante di Planck esse appaiono come normali particelle, con massa, carica ed altre proprietà che però sono determinate allo stato vibrazionale della Stringa. Secondo la Teoria delle Stringhe la materia è vibrazione.

Risonanza e vibrazione sono inestricabil­mente connesse, non c’è risonanza senza vibra­zione. Il suono come fonte di energia non è una novità, da decenni esistono armi e attrezzature militari saser, basate sulla concentrazione di un fascio sonoro, un’amplificazione degli ultrasuo­ni, con un funzionamento simile alla tecnologia laser. In realtà finora è stato impedito all’uma­nità di attingere all’energia libera e illimitata, o energia del punto zero, che alimenta tutto in­torno e dentro di noi. L’energia del punto zero si manifesta nei campi toroidali, nei vortici dei campi di torsione, nei quali fasci di energia si muovono a spirale dall’alto e dal basso verso il centro, che rappresenta il punto zero o la densità infinita del vuoto, come la definisce da anni il fisico teorico Nassim Haramein. In quel punto giace il codice sorgente di energia infini­ta che compone tutto l’Universo e dal quale si manifesta tutta la materia visibile e non visibile attraverso la frequenza e risonanza delle vibra­zioni. Il suono è il modo in cui noi percepiamo alcune vibrazioni e frequenze in questa realtà e densità. Risonanza e frequenza del suono sono interconnesse. Lo studio della cimatica consen­te di vedere la manifestazione fisica delle varie frequenze sonore attraverso il modificarsi delle forme che assumono i granelli di sabbia vibran­do su una lastra metallica (fig.). Una frequen­za alta risuona molte volte al secondo e genera un’alta vibrazione, una frequenza bassa risuona solo poche volte al secondo e genera una bassa vibrazione. Sulla lastra metallica vediamo su un campo bidimensionale l’effetto tridimensionale prodotto dal suono. Se la vibrazione è molto bassa non solo non possiamo sentirla, ma per vederne l’effetto completo dovremmo avere una lastra enorme e invece vediamo solo una pila di sabbia al centro, a forma di cono, che non è al­tro che il centro del campo toroidale 3D forma­to dalla vibrazione, il punto zero. Le rovine dei Cerchi di pietra in Sudafrica, con diametri dai 10 ai 100 m, sono espressione fisica di queste frequenze molto basse.

Avendo la possibi­lità di eseguire studi approfonditi con attrezza­ture adeguate, credo che potremmo confermare che la risonanza della maggior parte dei milioni di cerchi di pietre in Africa del Sud si avvicine­rebbe ai 7,8 Hz della Risonanza Schumann, la risonanza del pianeta Terra.

Nella nostra quotidianità, quando ci troviamo in ambienti o situazioni in cui non ci sentiamo a nostro agio o abbiamo percezioni negative, sia­mo in presenza di vibrazioni che non entrano in risonanza con la nostra, quella creata dal mu­scolo cardiaco, quella potente vibrazione che ci accompagna dal concepimento creando un potente campo magnetico ed elettromagnetico intorno al nostro piccolo corpo e poi al nostro corpo adulto. Il numero dei battiti crea la vibra­zione che si espande come un gigantesco cam­po toroidale creando una risonanza con campi toroidali più piccoli. Se invece siamo in presen­za di persone o in luoghi in armonia con noi, questi risuonano con la nostra vibrazione, con il nostro campo toroidale.

Le antiche civiltà avevano una conoscen­za avanzata dei vari utilizzi del suono e i monaci tibetani avevano una conoscen­za approfondita di suono e ultrasuoni, che uti­lizzavano nella costruzione già negli anni ’50. Erano in grado di sollevare blocchi di parecchie tonnellate fino a 50 m di altezza con il suono prodotto dalla musica e dalla voce umana. Que­sto non è l’unico esempio, ma solo il più recen­te. Anche se il metodo di trasporto nel passato di enormi megaliti — Libano (Baalbeck), Egitto (piramidi, obelischi, mura megalitiche), Perù (Machu Picchu), Messico (piramidi) e molti altri luoghi — è ancora sconosciuto e soggetto a molte congetture, non c’è motivo di respingere la no­zione che alcune di queste eccezionali imprese costruttive siano state realizzate tramite l’uso di suono e ultrasuoni.

All’inizio fu il suono! Questo è ciò che tut­te le antiche civiltà ci hanno tramandato. Stu­diando civiltà, religioni e culture antiche prima o poi si incontrano i termini suono, risonanza o    frequenza, che sia il suono del creatore, il suo respiro, il suo verbo o il suono della creazione da cui è nato l’Universo e tutto ciò che esso contiene di visibile e di non visibile. Abbiamo prova del fatto che le antiche civiltà usassero il suono dai testi sumeri e dai manufatti e strumenti rinvenuti, dall’ank egizio agli strumenti a forma di cono, alle pietre toroidali in Africa del Sud. Lo studio di questi manufatti ci mostra che si tratta di dispositivi che generano energia utilizzando la risonanza naturale e le frequenze presenti nell’aria e che in tal modo trasformano il suono in strumento per la levitazione, per costruire, per estrarre minerali o in un’arma, come l’arca dell’alleanza che era dotata di poteri distruttivi non diversi da quelli della moderna tecnologia militare saser. Possiamo oggi apprendere come utilizzare suono, frequenze e vibrazioni per migliorare la nostra vita, il nostro mondo e l’Universo intorno a noi. La ricerca scientifica nei principali laboratori del mondo, tra cui la NASA, ha mostrato enormi progressi nella comprensione di suono, ultrasuoni, infrasuoni e delle diverse e specifiche frequenze. Il loro uso è illimitato: gli ultrasuoni possono migliorare la durezza e la qualità del cemento, o la loro giusta frequenza può spostare oggetti, distruggere materiali e causare la levitazione.

È importante comprendere il ruolo del suono nel nostro ambiente, nella manifestazione delle forme nella densità in cui viviamo, nelle piante, negli insetti, nella forma dei cristalli e nelle forme della geometria sacra. Il suono ha avuto un ruolo importante nella cura e guarigione ed è stato usato a tale scopo da migliaia, o forse centinaia di migliaia di anni. Tutte le antiche strutture come le piramidi, le strutture megalitiche, Stonehenge o i cerchi di pietre in Africa meridionale… sono risonatori dell’energia proveniente dalla terra o da altre fonti e anche delle frequenze sonore della luce. Molti scienziati hanno studiato l’effetto curativo del suono. Il dr. Royal Raymond Rife negli anni ‘20 del secolo scorso sviluppò un dispositivo basato sulle frequenze per guarire ogni malattia. Il suono è la fonte della creazione, e suono e risonanza sono il codice sorgente per il nostro DNA. In ogni reazione chimica ogni elento, atomo e molecola vengono tenuti insieme dai piccoli legami elettromagnetici creati da risonanza e frequenza. Ogni cosa creata ha una propria vibrazione. Possiamo utilizzare il suono e la risonanza per curare le malattie, per distruggere gli agenti patogeni nel nostro organismo o le cellule che crescono fuori controllo, neutralizzandole tramite frequenze dissonanti con le loro, bombardandole con energie armoniche che stimoleranno la guarigione. Allo stesso modo possiamo aiutare le piante a crescere utilizzando le giuste frequenze armoniche in modo che l’apparato radicale possa estrarre in nutrienti dal suolo anche in mancanza d’acqua. Questa tecnologia ha numerosi campi di applicazione per migliorare la nostra esistenza sul nostro bel pianeta.

Sta ritornando lo studio della geometria sacra e della correlazione tra questa e i campi energetici. Se giochiamo infatti con gli elementi della ge­ometria sacra e li applichiamo agli spazi e ai luoghi in cui viviamo, siano essi all’interno che all’esterno delle nostre case e dei nostri am­bienti di lavoro, possiamo influenzarne il cam­po energetico. L’energia inizia a muoversi. Più sono gli elementi della geometria sacra e più potenti sono i materiali energetici che utiliz­ziamo, più è forte l’effetto. E il campo energe­tico dell’ambiente influenzerà il nostro campo energetico. Possiamo aumentare la nostra vitalità, rinforzare il nostro sistema immunitario, migliorare la nostra aura, bilanciare il sistema dei chakra, ridurre lo stress... oppure tutto può andare nella direzione opposta. È qui che l’esperienza e la conoscenza iniziano a giocare un ruolo chiave.

Dovremmo assicurarci di escludere ogni valenza religiosa dal termine “sacra”. La geometria sacra non ha niente a che fare con la religione, ha invece tutto a che fare con il codice sorgente primordiale di manifestazione di tutte le forme e di tutti i modelli in tutta la creazione.

È stata chiamata “sacra” perché nasce dalla creazione. Partendo da un cerchio — che in tre dimensioni è una sfera — si sviluppano una se­rie di modelli complessi di cerchi sovrapposti creati dal suono. La geometria sacra è l’insie­me delle forme geometriche che costituiscono la base di tutto nella creazione, il primordiale schema geometrico formato dalla risonanza che origina il tutto ma alla base c’è la coscienza. Max Planck, padre della meccanica quantistica e vincitore del premio Nobel ha dimostrato che una particella può spostarsi da un posto a un altro senza muoversi, bi-localizzarsi, fare un salto quantico. Ma dietro a tutto ciò c’è la coscienza, senza la quale nulla può esistere.

Questa visione era già presente ed incredibilmente chiara nell’antichità. In ogni sistema di conoscenza tradizionale infatti, il suono, la parola, la vibrazione vengono considerati la radice della creazione e il sostentamento dell’Universo.

Secondo la concezione vedica l’Universo è formato da cinque elementi o stati della materia che derivano dallo squilibrio primordiale nella forma del suono OM. Il suono è l’energia primordiale che si organizza nelle forme della realtà concrete. È importante anche considerare che il termine Ākāśa (etere) non corrisponde al vuoto ma al substrato onnipresente che consente agli altri elementi di esistere. È il contenitore che permette alla vibrazione primordiale di esistere e generare l’universo. Quindi così come Ākāśa (etere), il suono, inteso come vibrazione, definisce e attraversa tutti gli stati della materia determinandone le caratteristiche. È interessante considerare che il sistema uditivo è il primo dei cinque organi di senso a svilupparsi durante la vita fetale e ad iniziare a mediare il contatto con l’esterno. È ragionevole pensare che anche gli altri sensi si sviluppino sulla base delle informazioni uditive. Il suono non è quindi connesso con l’aria come intuitivamente viene da pensare, ma con la struttura stessa della materia.

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